Monongah

6 DICEMBRE 1907

MONONGAH
WEST VIRGINIA – USA

Nella cittadina mineraria della Virginia dell’Ovest il 6 dicembre del 1907 alle ore dieci e trenta del mattino si consumò una delle più gravi tragedie sul lavoro della storia americana.
La miniera di carbone e ardesia di Monongah era rimasta inattiva per due giorni, ferma per la festività di San Nicola.
Il 6 dicembre, alla ripresa del lavoro, una serie di esplosioni fecero crollare le miniere n°6 e n°8, gestite dalla Fairmount Coal Company.
Un’ipotesi che appare molto fondata è che non furono messi in funzione gli impianti di areazione come dovuto.

L’inattività della miniera aveva così provocato un forte accumulo di gas e alla prima scintilla ciò causò le esplosioni.

Un vero e proprio terremoto scosse la terra per 13 chilometri,
spazzò case, strade, sradicò addirittura le rotaie della stazione ferroviaria locale.

I minatori furono investiti in pieno dallo scoppio.

Fu una vera e propria strage.

Un misto di polvere di carbone e gas metano trasformò i due tunnel  adiacenti in un inferno senza via di scampo.

Il dato ufficiale dei morti parla di 361 vittime, di cui 171 italiani, molti molisani (sono state riconosciute in modo ufficiale all’incirca 87 persone).

Soltanto 362 vittime ebbero un nome e il diritto alla lapide. Gli altri ebbero sepoltura comune, o rimasero sotto il carbone.

Ma le stesse cronache americane dell’epoca riferiscono di cifre ancora più alte e spaventose.

Una corrispondenza da Washington del 9 marzo del 1908 sostiene che “il bilancio dello scoppio della miniera di Monongah avrebbe raggiunto un totale di 956 vittime, la maggioranza delle quali era italiana…”.

Le vittime italiane, dunque ammonterebbero a circa 500.

Il numero, però, resterà sempre imprecisato poiché neanche un terzo dei minatori risultava registrato.

Inoltre, essi portavano con sé giù in miniera fino a 500 metri di profondità altre persone, i figli, i fratelli, gli amici.

Persone che, ovviamente non venivano dichiarate e registrate.

Questo perché erano pagati a cottimo: più carbone estraevano più soldi guadagnavano.

I visi anneriti dal carbone, gli abiti dimessi, le condizioni disumane in cui estraevano il carbone, le misere paghe sono la testimonianza di un’esistenza sacrificata e votata elusivamente al duro lavoro.

Gli adulti registrati guadagnavano 10 centesimi l’ora, i ragazzini ricevevano una mancia legata alla quantità di carbone che portavano in superficie.

Vivevano in baracche di legno ricoperte di carta catramata, in dieci per stanza, pagando anche dieci dollari al mese, metà dello stipendio.

Con la loro immolazione, i minatori di Monongah, cinquant’anni prima della catastrofe di Marcinelle nel cuore dell’Europa, divennero l’icona del sacrificio dei nostri lavoratori, costretti ad emigrare per poter sopravvivere.

Sono ormai passati più di cento anni da quel tragico venerdì. Per molto tempo i morti di Monongah sono stati soltanto i nomi, oggi erosi dal tempo, incisi sulle lapidi nel piccolo cimitero del paese.

Sono stati seppelliti l’uno accanto all’altro su una collinetta verde. Gli emigranti italiani furono, ancora una volta, beffati da un destino avverso che li ha visti morire nel piccolo paese dal nome indiano-americano, Monongah, che nelle lingua della tribù Seneca significa “Fiume dalle acque ondulate”, un nome dolce di una bellezza poetica.

Erano uomini che avevano attraversato l’Oceano accompagnati da sogni e speranze, come si usa dire, grandi come le onde che spingevono le navi.

E’ importante ripercorrere le vicende di questa catastrofe per far vivere il ricordo di ciò che è stato, e che ha tinto di nero le pagine della storia dei migranti italiani come carbone.

 

SITOGRAFIA

–     http://www.alpcub.com/monongah.htm

–     http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/esteri/marcinelle-america/marcinelle-america/marcinelle-america.html

 

REGIONI E COMUNI DI RESIDENZA DEI MINATORI DECEDUTI A MONONGAH IL 6/12/1904.

 

ABRUZZO

o  Atri                             (TE)               2

o  Canistro               (AQ)              1

o  Civita D’Antino    (AQ)              2

o  Civitella Roveto    (AQ)              5            Totale    14

o  Pescocostanzo     (CH)              1

o  Sulmona              (CH)              2

o  Vasto                   (CH)              1

 

BASILICATA

o  Noepoli                   (PZ)        6            Totale    6

CALABRIA

o  Castrovillari             (CS)        2

o  Caccurri                   (CZ)        1

o  Gioiosa Ionica         (RC)        1

o  S.Giovanni in Fiore         (CZ)        33          Totale    42

o  S. Nicola dell’Alto    (CZ)        4

o  Stromboli                (CZ)        1

 

CAMPANIA

o  Guardia Piemontese   (CE)        1

o  Morcone                    (BN)        1            Totale    14

o  S. Croce del Sannio     (BN)        12

LAZIO

o  Ponza                         (LT)        1            Totale    1

 

PIEMONTE

o  Premia                        (NO)       1            Totale    1

 

PUGLIA

o  Bitonto                        (BA)        1            Totale    1

 

VENETO

o  Vallesella                    (NO)       1            Totale    1

 

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